Dall’8 marzo del 2021 il mondo dei rifiuti ha subito un’importantissima rivoluzione grazie all’introduzione del Vi.Vi.Fir.

Prima di questa data i formulari che accompagnavano i rifiuti dalla raccolta al riciclo nascevano in 4 copie in carta copiativa. Questi formulari venivano vidimati fisicamente dalla Camera di Commercio e le aziende dovevano, quindi, recarsi presso di essa per poter avere dei documenti validi a svolgere l’attività.

Inoltre, venivano stampati con stampanti ad aghi, perciò ogni ufficio doveva essere dotato di tale macchinario ed avere un addetto alla stampa di questo specifico tipo di documenti. Le modalità di vidimazione e di stampa incorrevano in tantissimi incidenti di percorso: temperatura ed esposizione dei documenti a raggi solari ne potevano compromettere la copiabilità, la grammatura dei fogli era estremamente bassa e li rendeva facilissimi da strappare, la stampante ad aghi è macchinosa da utilizzare e richiede una grande dose di pazienza anche per i lunghi tempi di stampa.

Con il Vi.Vi.Fir, invece, la vidimazione avviene virtualmente tramite un apposito portale sul sito della camera di commercio a cui l’Azienda accede facendo un semplice log-in utilizzando l’identità digitale. Ogni azienda ha il proprio numero identificativo univoco composto da lettere e numeri che vengono assegnati ai formulari in ordine progressivo crescente. Ogni formulario è dotato di QR Code che, se scansionato reindirizza al portale della camera di commercio mostrando chi lo ha emesso, in che data e l’orario. Vengono stampati in due copie in modo che una possa seguire il rifiuto mentre l’altra rimane al produttore dello stesso.

Questa modalità consente alle aziende di stampare i propri formulari in A4 con una comunissima stampante, in maniera veloce ed accessibile a tutti. Questo formato è decisamente più durevole, più resistente e di facilissima comprensione grazie al chiaro sezionamento del foglio, della cui compilazione di occuperemo nei prossimi articoli.